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Creare, Condividere, Connettere, Comunicare

Fate discutere l'avvenire del mondo a Venezia, città armoniosa - Le Corbusier​​

Venice Urban Lab intende costituire un collettore e un punto di riferimento per gli interventi sulla città e le trasformazioni urbane.

Si pone come obiettivo una nuova forma di diffusione di consapevolezza dell’esigenza e della possibilità di qualità architettonica ed urbana: connette pratica professionale, laboratori universitari, associazioni, investitori e operatori in genere, amministrazione locale e cittadinanza.

La finalità è attrarre progettisti, giovani talenti, studiosi, ricercatori, lavoratori di diversi settori e discipline, dando così un segnale di ripresa del ripopolamento della città.

Al contempo si propone di attivare un laboratorio di riflessione e di progettazione efficace, dinamico, multidisciplinare. 

Le attività sono finalizzate alla formazione professionale nell’ambito della progettazione urbana, architettonica e paesaggistica in dialogo continuo ed intenso con tutte le altre discipline artistiche (teatro, musica, arti figurative), con le scienze ambientali energetiche e climatiche, e sono organizzate in 5 categorie:​​

Image by Liubov Ilchuk

Learning by doing: offrire occasioni di apprendimento ed esperienza professionale applicata a casi studio reali che hanno un impatto positivo sull’ambiente, sulla società e sull’economia

Information/Sharing,communication: trasmettere e diffondere la cultura del costruito (Baukultur) e del progetto secondo i principi della Dichiarazione di Davos del 2018

Envisioning: Creare una “officina” del progetto sintonizzando le molte energie creative provenienti  da diverse scuole di architettura, istituti di ricerca e singoli professionisti, con l’obiettivo di svelare il potenziale dei luoghi sotto-utilizzati e disvelare le potenzialità, anche alternative dei luoghi e degli edifici (Esercizi di pragmatismo visionario)

Taking shape: Progettare in una ”bottega” per prefigurare le trasformazioni possibili su esigenze segnalate e condivise dalla cittadinanza o da altri stakeholders mettendo in primo piano il bene comune. Questa pratica costituisce una sorta di fase zero della progettazione, per esplorare le potenzialità e creare una base solida e condivisa di scelte progettuali a partire dalle quali successivamente si possono attivare processi progettuali virtuosi (best practice) tramite concorsi realizzativi o incarichi professionali diretti

Supporting:
favorire, promuovere e alimentare l’implementazione dei progetti dando supporto concreto alle iniziative, agli investitori e ai promotori

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